DOLO-VINI-MITI | Il Festival dei Vini verticali

Progettazione e sviluppo dell’identità visiva per il nuovo evento autunnale dedicato ai vini verticali in Valle di Cembra

Dolo(miti) come le nostre montagne dove il paesaggio viene conservato grazie alla tenacia, alla passione e alla dedizione di chi, generazione dopo generazione, mantiene una coltura complessa in situazioni alquanto difficili, pur continuando ad innalzarne il valore e la qualità.

Coltivare la vite su pendii stretti e scoscesi di porfido e, conseguentemente, di cave che potrebbero essere riattivate da un momento all’altro in periodi di forte crisi economica, significa rischiare e rinunciare alla meccanizzazione. La viticoltura manuale preserva il paesaggio e innalza il valore di ogni vendemmia, spingendo al massimo la ricerca e la sperimentazione in coltura e in cantina.

nicola-pavan-ySIhrENsguE-unsplash
kevin-kelly-PPneSBqfCCU-unsplash

Non vini qualsiasi, quindi, ma vini eroici, quelli capaci di compiere grandi imprese. Vini eccezionali, che appartengono al mito, e nel prossimo paragrafo vedremo nel dettaglio il perché. La caratteristica dei vini eroici del territorio di Cembra, tuttavia, è la qualità, cresciuta così tanto nel tempo, da aver varcato i confini nazionali.

Qui i vigneti disegnano tessere di un grande mosaico colorato. Ed è qui che nel 1952 è nata la Cantina più alta del Trentino, Cembra Cantina di Montagna, che conta circa 300 soci conferitori e che, puntando sulla conversione della produzione delle varietà a bacca bianca, ha compiuto un miracolo. I vini, DOC, di valle sono profumatissimi. Spiccano il Müller Thurgau, il Kerner, il Pinot bianco, lo Chardonnay, il Riesling ma anche, a bacca nera, Pinot nero e Schiava.

Gli eroi costruiscono il mito quando questo diventa simbolo delle aspirazioni e dell’identità di un’intera comunità. Qui abbiamo ben due categorie di eroi: produttori e produzione.

Coloro i quali hanno reso possibile nei secoli il mantenimento della Val di Cembra come territorio stabile e produttivo, nonostante il rischio di dissesto idrogeologico, sono i viticoltori. Persone che di padre in figlio hanno tramandato saperi e orgoglio e sono riusciti negli ultimi anni a compiere imprese eccezionali in quanto a riconoscimenti e apprezzamenti internazionali delle loro etichette.

andrea-cairone-rJuUTnD9Ei8-unsplash
Post_IswewG_Stefano

Il pittogramma vuole trasmettere la particolarità di questo evento: La verticalità Il Festival infatti è un omaggio alla viticoltura eroica, e quindi verticale, che caratterizza il territorio della Valle di Cembra. I blocchi che raffigurano la bottiglia scomposta vogliono poi rimandare alle tante attività presenti durante i giorni dell’evento, dai trekking alle degustazioni in cantina.